Chi uccise Mussolini? E perchè???
https://youtu.be/EAiH3kCjMY8
Bruno Giovanni Lonati - National Geographic 2013
Bruno Lonati, nato a Legnano il 3 giugno 1921, faceva parte della Resistenza legnanese, in forze al gruppo di lavoratori della metalmeccanica Franco Tosi appartenenti alla 101^ Brigata Garibaldi SAP "Giovanni Novara".
A Legnano il 4 novembre 1944 alle ore 21, in accordo col CLN di Milano, era stato effettuato un attentato all’Albergo Mantegazza, situato in corso Vittorio Emanuele, attuale corso Italia, vicino alla stazione, con l’esplosione di due bombe autocostruite a miccia cortissima.
Autori Samuele Turconi, (Sandro) comandante della 101^ Brigata Garibaldi GAP (Gruppo di Azione Patriottica, chi viveva in clandestinità ed effettuava le azioni più rischiose) e Giuseppe Marinoni (Costa-Negri), che dicono assomigliasse tanto a Charles Bronson, proveniente da Milano, comandante della 101^ SAP (Squadra di Azione Patriottica, legata alle fabbriche).
Secondo i bollettini di guerra della 101^ si trattò di una brillante azione che ebbe i seguenti effetti: “locale e adiacenti fuori uso per parecchio tempo; tre morti (due ufficiali tedeschi e una spia), 25 feriti fra cui sei gravi. Tutti indistintamente i feriti sono il fior fiore della feccia fascista locale.”
L’attacco suscitò l’immediata reazione delle autorità tedesche e fasciste con il fermo di diversi antifascisti. Una delle potenziali vittime della repressione fascista poteva essere Bruno Lonati.
Bruno Giovanni Lonati |
Il partigiano Bruno Lonati racconta così la sua storia:
“Ero il Commissario Politico della 101^ Brigata, anche se di politica mi occupavo poco. … La squadra della Guardia Repubblicana fascista guidata dai fratelli Montagnoli era arrivata in via Calatafimi. … Fui fortunato perché all’ultimo piano c’erano due appartamenti. Uno era intestato a me, l’altro a Francesca, una mia partigiana, che al momento non era sospettata. Mi trattenevo sempre nella sua casa, per cui quando avvertii il rumore degli scarponi dei militi fascisti che salivano le scale e si dirigevano verso la mia abitazione, compresi cosa si preparava per me. Fuggii subito, prima che sfondassero la porta”.
Era il 6 o il 7 di novembre 1944, Bruno, scivolando da un tetto ghiacciato mentre fuggiva dalla propria abitazione, si fa male ad una caviglia ed alla schiena e viene soccorso dal comandante Samuele Turconi e da Francesca Mainini (la Francesca citata dal Lonati, importante staffetta di collegamento tra le brigate legnanesi 101^ SAP e 101^ GAP e il CLN di Milano nonchè collaboratrice di Turconi per gli attentati). Bruno Lonati viene ricoverato presso la mamma di Francesca a Vanzaghello.
Una volta guarito Bruno non tornò più a Legnano, cambiò il suo nome di battaglia da Valeri in Giacomo e si inserì nella Resistenza di Milano.
Bruno sostiene che non è stato Walter Audisio (il colonnello Valerio) a fucilare Mussolini ma tutt'altra persona.
Nel video qui sopra proposto
https://youtu.be/EAiH3kCjMY8 e nel libro da lui scritto "Quel 28 aprile. Mussolini e Claretta: la verità" Bruno Lonati svela la sua versione dei fatti: chi uccise Mussolini e perchè.
Il libro è disponibile presso la Biblioteca di Legnano.
Bruno Lonati nel 1945 |
Biografia di Bruno Lonati:
http://www.benitomussolini.eu/biografia.html
Manoscritto di Bruno Lonati, riassunto del libro:
http://www.benitomussolini.eu/manoscritto.html
La versione di Bruno Lonati:
http://www.legnanonews.com/news/1/37552/
Churchill ordinò l'omicidio di Benito Mussolini?
http://lombardia.anpi.it/voghera/archivio/2010/3trim/milza.htm
Video Rai Tre - Mussolini, l'ultima verità
https://youtu.be/_owrwqq6HCg
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